Monday, May 21, 2007

Gloomy sunday

Ci siamo noi, quelli che non è mai troppo tardi, quelli che domani c'è tempo per vincere l'eurolotto o diventare strategic planner.
e ci sono "loro". Che i lavori se li inventano e quando si stufano cambiano ne inventano uno nuovo più bello più ricco più viaggioso. Poi quando fanno una pausa perché si devono sposare, per esempio, sono impegnatissimi e hanno sorrisi irriducibili e perfetti quando tornano e incontrano gli amici per raccontare (foto-prove alla mano) del matrimonio durato tre giorni su un'isola dei caraibi. (a cui io non ho partecipato, ché solo il biglietto aereo per l'isola scuciva 1500 euri)
La prima sera festa in villa sulla spiaggia, il giorno dopo cerimonia nuziale "spirituale" e "druidica" all'alba sulla spiaggia, con petali di fiori lanterne di carta veli di seta eccetera, per il terzo giorno forse hanno organizzato un'eclissi (riuscita) o un atterraggio di alieni, non me lo ricordo a quel punto del racconto avevo perso il filo. Il viaggio di nozze sarà stato minimo minimo sul veliero di Jack Sparrow.
Fissavo la foto del matrimonio vero e proprio prima di quello caraibico, con il tipo strafigo, il più bello il più perfido del loro gruppo dietro gli sposi. Lo incrociai una volta con mimmi al marché des enfants rouges e mi ricordo quanto disagio provocava quello sguardo, quel fascino irragiungibile. Buffo dover riconoscere che fisicamente ha una imbarazzante somiglianza con FCF, l'uomo mio. Solo, la cattiveria e l'intelligenza non sono le stesse. Mentre Privateer sgobba fra titoli bancari, stock options etc, l'uomo mio è attaccato a una corda a 30 metri d'altezza.

Pare che privateer getti una fotomodella da copertina dopo l'altra, come se fossero solo copertine cartacee di rivista patinata e non esseri umani patinati e pettinati ma pur sempre umani in carne ed ossa.

Siamo in caffé nascosto e indubbiamente figo dell'11esimo, il brunch e l'atmosfera in generale sono obiettivamente molto gradevoli, ma quando non so più chi si complimenta con il neo-sposo per la scelta e lui incassa dicendo che il posto è uno dei suo preferiti perché "mediatico" a me prende un'improvvisa voglia di scappare. Faccio arrivare il conto, scambio due battute con il mediatico serveur che come secondo i mei piani mi prende per l'unica francese del gruppo di amerloques, sbircio il conto e in un nano secondo divido mentalmente la somma per 7 e annuncio la quota da sganciare a testa mancia inclusa mentre loro sono ancora a caro amico con la divisione e incasso il "wow, good maths!" generale con una smorfia sufficiente.

Me ne vado a casa, decido. lungo il percorso compro un adattore italia-resto del mondo per la presa del ferro da stiro che mi ha dato mamma l'ultima volta che ci siamo viste e vado a farmi fare una pettinata da principessa dal parrucchiere cinese sotto casa (l'unico che ti fa i capelli a 10 euri ed è aperto anche la domenica e fino alle 11 di sera)
A FCF fa l'effetto sperato, e visto che anche lui è fresco di shampo mi chiede di tagliarli i capelli. Dopo il taglio è ancora più bello, e mentre io stiro, ignuda con l'acconciatura da principessa e le le pantofoline di piume di struzzo lui riordina e si prepara per portarmi al cinema.

E' lui che insiste per un secondo film dopo il primo, anche se è stanco.

Io mi dico che glielo devo, di nascondere l'angoscia e dubbi, di mettere da parte tutta l'amarezza e l'insoddisfazione di questi giorni.
se solo riuscissi ad essere più onesta, se solo trovassi il segreto per essere migliore dove sarei e con chi?

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