Thursday, May 17, 2007

(mind the gap!)

Oggi qui è vacanza. Ma io sono al lavoro.
Sono al lavoro per recuperare venerdì scorso, ché venerdì scorso ho fatto sega.
Ho fatto sega perché mi sono svegliata e proprio non avevo voglia di vestirmi. e nemmeno di lavarmi con tutto l'odore di FCF ancora addosso, ma avevo voglia di uscire e camminare e fare delle cose inutili.
Allora ho chiamato lo studio e ho detto che avevo mal di gomito. E oggi recupero per lasciare intatto il mio patromonio di ferie pagate ché mi servono tutte per i numerosi viaggi che ho in programma. Le ferie pagate sono al tempo stesso il meglio e il peggio del lavoro dipendente. devo spiegare perché? non credo.

Allora venerdì dicevo, ecco ho diluito in un giorno il 30% delle cose che normalmente faccio durante fra l'uscita dal lavoro e l'ora di cena di un qualsiasi giorno. Sono andata alla posta a ritirare un oggetto ebay. Ho fatto una torta alle mandorle e petali di rosa. E una seconda alle pere e cioccolato fondente. Ho ovviamente comprato pere cioccolato e petali prima di. Ho comprato un'insalatiera, del pane alle nocciole e altre delizie commestibili. Ho visto due amici per un drink (uno cadauno). Poi sono tornata sono salita sull'aspirapolvere a mo' di scala e ho disseppellito un paniere da picnic dal soppalco, l'ho pulito ci ho messo dentro le mie torte, i commestibili, un thermos di tè ai fiori del mediterraneo, e la palla di plastica luminosa-che-cambia-colore che ho rubato alla serata presidenziale di France24. Ho pulito e riordinato superficialmente l'appartamento. Ho preparato una borsa con le mie e le cose di FCF, ho pulito il Laguiole d'argento e avorio che FCF mi ha regalato e ho messo nel paniere pure lui. Poi mi sono messa sul divano e ho pensato un po' a mimmi mentre risolvevo un sudoku diabolico in 8 minuti. E poi ecco, la chiave nella toppa e FCF in una falcata mi piomba addosso si spoglia mi spoglia mi strapazza di baci si doccia mentre io lo guardo e ci raccontiamo la giornata e poi siamo pronti a partire.

600 kilometri più tardi sono le cinque del mattino dopo. Di soste in autostrada ne abbiamo fatte praticamente a ogni area di servizio (ndr: qui le aree di servizio si dividono in due categorie: quelle con finti autogrill, ovvero autogrill con il logo e tutto ma senza i panini e con cessi pulitissimi, e quelle prettamente "paesaggistiche" senza bar senza autogrill senza nemmeno la benzina, ma con cessi fetidi provvisti di filodiffusione radio così se c'è una coda in autostrada o una nuova canzone di laura pausini sei costretto a saperlo mentre sei intento a fare le tue cose anche se non te ne può fregar di meno)

Insomma fra le soste per dormire, le soste per la benzina, le soste per i Magnum Miko (FCF ne mangia 4 la volta e Algida qui si chiama Miko) le soste per passeggiare nei boschi e guardare i conigli selvatici, le soste per telefonare ché ovviamente abbiamo dimenticato l'auricolare, le soste-picnic con il paniere la palla luminosa e tutto, nonstante i 160 all'ora fissi fra un'area di servizio e l'altra, la nostra media oraria risulta di 58Km/h e i probabili punti persi sulla patente fra 1 e 4.

Poi lì in campagna siamo andati a fotografare il suo appartamento da vendere agli inglesi il quadruplo di quello che l'ha pagato, abbiamo disegnato l'estensione della casa, siamo andati in giro nei boschi e a rubare i fiori al vicino, siamo andati al fiume scendendo per uno strapiombo di un 50 metri, ci siamo stesi al sole ignudi su una roccia liscia che mi ricordava la svizzera, a un certo punto FCF mi si avvicina e mi estirpa qualcosa a 3 centimetri dall'ombelico. io faccio "ahi! che è?" e lui serafico "niente, una zecca", e mi bacia. Io fingo di non essere sotto shoc e gli chiedo "sei sicuro?" e lui me la mostra sulla punta del dito, (e google images 48 ore dopo mi conferma che trattavasi di una zecca senza dubbio alcuno ) e poi comincia a esplorarmi centimetro dopo centimetro e ne trova solo altre due.

Risaliamo, lui agile ed elegante io un po' meno, anzi molto meno, aggrappandomi a rami, speroni rocciosi, radici... mentre lui avanza come se fosse sul marciapiede degli Champs, poi a una certo punto io mi blocco: fra il pezzo di roccia a cui sono abbarbicata e il successivo c'è un gap decisamente più lungo delle mie due gambe messe insieme. Quando si accorge che NON sono dietro di lui ad ansimare si gira e dall'alto mi grida "bah alors?" e io rispondo che aspetto il prossimo elicottero. "Salta, dai!" dice.... Resto impassibile, cercando di non fare entrare nel mio campo visivo tutto ciò che si trova SOTTO ai miei piedi (per la prima volta in vita mia ho le vertigini. e mi accorgo che sto pensando a mimmi)
FCF scende (in mano la macchina fotografica, il thermos e il telo di spugna) e mi lancia un lembo di telo. Io lo afferro lo guardo e onestamente non so che farmene, e lui ridendo mi tira su qualche metro fino a che sono in grado di ricominciare la mia ignominiosa scalata a quattro zampe da sola.

In macchina sulla strada di casa mi ritrovo a sognare di giocare a video games old school di ogni tipo, simulatori di volo, di gatto delle nevi, di scalata, lemmings e tetris. Tutti gli spazi vuoti, la trepida attesa del pezzo giusto, tutti i gap da colmare mentre la pioggia di pezzi accelera accelera fino ad annebbiare la vista e quando non ce la fai più e quello ti dice "game over" hai il magico tasto replay e si riparte.
Quanto mi manca Tetris. Quasi più di mimmi.

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