Friday, April 06, 2007

bug eye sunglasses. bugs.

Ecco arriva il sole, arriva il sole sul nord europa, sole e vento del nord.
E quindi mi servono ufficialmente degli occhiali da sole. per non corrucciare la fronte, ché poi vengono le rughe.
per spiare la gente nella metro.
E me li sono comprati modello bug, così michela non mi dice che sono ringard.

E perché di bugs trattiamo oggi, io e FCF. Ha trovato un difetto alla sua perla, alla sua gemma preziosa.
Oggi è il suo universo che si scontra con una parte del mio.

Oggi lui prova a farmi sentire Hal, se ne sapesse di più, capirebbe quanto mi offende, ché io, sempre un passo un numero una lettera più avanti degli altri, sono offesa come se avesse chiamato PC il mio Ibook e lettore mp3 il mio Ipod.
Io sempre pronta a rigirare i fatti, abile a farti dire quello che tu non hai mai detto, ti inchiodo. Mi offendo e forse, stasera addirittura ti mollo. Ci penso fino all'ora di pranzo e poi ti farò sapere.
Oppure mi iscrivo all'autoscuola oggi stesso, prendo una patente in tempo record, ti porto a fare un giro e ti abbandono in campagna.
Perché è escluso che io mi pieghi alle tue ragioni, amore, e ammetta di avere un difetto di fondo, irrisolvibile, manifesto e invalidante quale l'essere incapace di guidare un'automobile.
Di rifiutarmi di guidare un'automobile. Di stringere i pugni, aggrapparmi al sedile, sobbalzare, fremere di paura, chiudere gli occhi temendo l'impatto, abbandonare la testa nella disperazione di una collisione se non certa altamente probabile, ogni volta ogni volta che qualcuno mi costringe ad uno spostamento in automobile, sia pure in qualità di passeggero, sia pure in un'automobile così grossa e potente e nera e solida come la tua.

Io vedo le traiettorie dall'alto, come da un satellite, vedo fari avvicinarsi, e prevedo contatti di paraurti e fiancate. Corpi tra le lamiere contorte, corpi spezzati, corpi macellati, coperti di vetro e benzina. asfalto spalmato di vite. E non mi va che una di quelle vite sia la mia. Tutto qui.

Io salgo sui treni e sugli aeroplani con la naturalezza con cui mi ravvio i capelli quando ti guardo.
Le certezze statistiche, gli assurdi probabilistici sono realtà altamente compatibili con la mia.

Le automobili? Le automobili no.

Le automobili sono per voi, che avete voglia di guidarle. Io? Io no.

Chiamalo baco chiamalo handicap chiamalo come ti pare.

Io ho una stato di allerta della coscienza superiore, io sono stata investita da uno mentre ero pedone e camminavo sul marciapiede. Io mi sono ritrovata sotto la valigiona di nonna in un fossato una volta che siamo usciti di strada.

Io sono mancina e ambidestra e scrivo sottosopra soprasotto da sinistra a destra da destra a sinistra con ambo le mani anche contemporaneamente.
Ma pedali e cambio e volante e macchine che arrivano da dietro davanti di lato in mezzo e asfalto e kilometri, in una gabbia fatale di metallo, mentre il TGV ci passa accanto a 560Km, libero e bello lui. No. Non ci penso nemmeno.
E sarei io quella col baco nella testa?



ps. che poi in realtà io la patente ce l'ho già. Scaduta e mai rinnovata, sepolta in un cassetto a roma, dove resterà fino a sempre.

0 Comments:

Post a Comment

<< Home