Tuesday, July 03, 2007

appunti di viaggio 2 e ritorno

Tornata a parigi da due giorni. Il primo pioveva, oggi pure e domani senza dubbio dicono che pioverà. Dal costume al cappotto in meno di 4 ore via zurigo. Non so perché ho deciso di fare la passeggera scassacazzi per antonomasia durante tutto il viaggio di ritorno. Al controllo bagagli a roma mi hanno confiscato le tavolette di congelazione impegnate a garantire la conservazione del prezioso bottino alimentare che avevo con me. "dentro c'è un liquido superiore ai 100ml" mi dice sconsolato il polliziotto a fiumicino. No gli dico io, è congelato, è solido non è liquido. E lui "si ma poi se scioglie" e io insisto "ma sa leggere lei? si scioglie fra dodici ore e io ho in tutto tre ore di viaggio". "Mi dispiace sono queste le regole". Sapessi quanto dispiace a me.....

A zurigo, come temevo mi bloccano subito come se trasportassi un barile di nitroglicerina. "What's that?" "that's stirfried bellpeppers and potatoes". "Uhmm. can you open it?" Apro e il tipo scuote la testa. Dice che deve ispezionare meglio, che deve accertarsi non ci sia niente di pericoloso. Si consulta con altri uomini armati. Confabulano e il tipo torna da me. Pare che nei peperoni fritti e patate di mamma, l'olio fritto residuo sembra superare i 100ml per contenitore. (ne ho due) Il tipo mi informa in inglese, con un orribile accento tedesco, che il suo capo gli ha ordinato di distruggere il mio bagaglio a mano alimentare. Non ci vedo neanche più dalla rabbia. Cominicio a urlargli "I don't give a shit about your silly regulations, you don't know shit about living abroad and feeling home sick, you're insane if you think I'm gonna let you throw away what my mum cooked for me, what the fuck are you talking about 100 ml of olive oil in such a small tupperware box? have you ever cooked? have you ever even eaten anything other than sausage and cabbage in your life? I'd be dead by looking at it if there were 100 ml of oil, I'd be fatter than that woman over there (punto il dito verso la tipa senza imbarazzo alcuno) Touch my stuff and it will be the last thing you do in your life. I know there are regulations and laws, but respect and blindness are two different things, and come on don't give me this "it's also for your safety" shit who do you think I am? This is pure insanity, this entire liquids bullshit, is just another way to rip us off at the duty free, how come I can buy a bottle of anything at the duty free and take it on the plane and then smash it in the hostess' face but I can't bring water from home? Them dumb americans pulled this out and we just agree like sheep because it may be silly but it makes sell more? What's your name what's your boss name, you'll be famous tomorrow, just read the papers"
Continuo la mia tirata fino a non avere più fiato mentre lui scruta le mie vaschette di pericolossisimi peperoni con patate e capisco che non sa davvero cosa fare. Insieme ai peperoni ci sono un mezzo prosciutto umbro, 6 limoni di sorrento, (c'è del liquido anche nei limoni, mi viene quasi da fargli notare) scorze d'arancia candite e due tranci di pescespada di pantelleria accuratamente imballati e ormai in via di decongelazione per via delle tavolette ghiacciate lasciate a roma. Finisco le invettive e vedo che il tipo scuote la testa. "Ok, call your boss". Il tono non ammette repliche. Il capo arriva e gli sintetizzo il problema così: "Either you're reasonable and let me go, or you'll take my stuff and the headlines tomorrow will read that a plane was not hijacked 'cos Swiss officer So and So figured the danger of fried potatoes in a carry on"
Insomma mi lasciano passare. Sull'aereo scopro che il mio posto è nella fila delle uscite di sicurezza e quindi non ho diritto al mio bagaglio di fronte a me. Ce n'è dunque anche per la hostess a cui spiego che o si impegna a mantenere il mio bagaglio perfettamente verticale nell'apposito compartimento oppure ci penso io con i miei piedini in un altro posto diverso da quello che mi hanno dato. Le dico anche che mi girano perché ovviamente ogni volta che ho chiesto io il posto davanti alle uscite di sicurezza per avere più spazio per le gambe non me l'hanno mai dato. Mi trova un posto altrove e la cosa finisce lì.
La sera a casa, riguadagnata la calma, mi dico che ne valeva la pena. Il mio amore in una settimana senza di me è tutto magrolino e affamato e la cena che viene fuori dal pescespada e i peperoni di mamma è più che memorabile. Valeva la pena di lottare, in fondo, ma che fatica fare la scassacazzi.

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